Decadimento Cognitivo

«Non lo riconosco più ... si dimentica le cose .... Non è più quello di una volta» 

Il deterioramento cognitivo è una conseguenza di una patologia acquisita con andamento ingravescente in cui il declino delle funzioni cognitive interferisce con le attività quotidiane.

Si va incontro a una riduzione complessiva dell'efficienza sia delle funzioni cosiddette superiori (memoria, attenzione, linguaggio, percezione etc.), che degli aspetti affettivi e motori.

La malattia di Alzheimer è la principale causa di demenza tra gli ultra sessantacinquenni e rappresenta uno dei maggiori problemi sanitari e sociali dei paesi industrializzati. 

L'esordio è spesso subdolo e insidioso: risulta difficile stabilirne il preciso momento dell'insorgenza anche dalle persone più vicine al paziente. Generalmente, questo determina un ritardo nella diagnosi della malattia, che avviene quando è già ad uno stadio molto avanzato o grave, con ripercussioni pesanti anche sui familiari. 

Anche un piccolo campanello d'allarme, dunque, non deve essere sottovalutato. È bene non esitare ad affidarsi a professionisti esperti. 

Inizialmente vi sono piccole difficoltà della memoria, episodi di disorientamento, difficoltà nell'uso appropriato delle parole, perdita della capacità di giudizio (ad esempio, non riconoscere il valore del denaro), difficoltà di pensiero astratto (ad esempio, incapacità di fare la spesa, di prendere un mezzo di trasporto), accentuazione di alcuni tratti del carattere con irritabilità, tendenza alla depressione e al ritiro sociale, modificazione dell'appetito. 

Successivamente la sintomatologia diventa più evidente: i difetti della memoria diventano palesi, il disorientamento è costante, il linguaggio è più compromesso. 

Si giunge all'incapacità di svolgere le più semplici procedure del vivere quotidiano (ad esempio, lavarsi o vestirsi), di utilizzare gli strumenti di tutti i giorni (ad esempio, la caffettiera o le posate) e riconoscere le persone conosciute (figli e nipoti). Se hai notato che il tuo caro presenta difficoltà e disagi simili a quelli appena descritti, è bene consultare il proprio medico di famiglia ed effettuare una valutazione approfondita delle funzioni cognitive.